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Un anno di guerra in Ucraina: disfattismo

venerdì 24 – sabato 25 febbraio 2023

in Italia ed in Europa, ci saranno numerose manifestazioni e iniziative contro la guerra.

Partecipiamo e partecipate sostenendo il disfattismo, l’interruzione dei combattimenti senza condizioni, l’immediata fine della fornitura di armi all’Ucraina

Il conflitto in Ucraina è una guerra “per procura” tra Russia da un lato e USA – Nato dall’altro, condotta sulla pelle della popolazione e dei proletari ucraini (che nulla avrebbero da guadagnare dall’ingresso del paese nella UE e nella Nato) e dei soldati di leva russi mandati a morire.

Questa guerra tra capitalisti aumenta la possibilità di un nuovo conflitto globale, a partire dal cuore dell’Europa. I governi russo, statunitense, europei (Italia compresa), intendono continuarla e si armano sempre di più, facendoci pagare i costi umani e sociali di questa politica reazionaria, privandoci del futuro.

A Milano, sabato 25 febbraio, Piazzale Loreto, ore 15:00

 

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Ucraina: contro la guerra che continua

DISFATTISMO!
Il nemico non è oltre la frontiera!
Nessuna “equidistanza”, nessun fronte da sostenere

Нет войне!

• L’aggressione russa dell’Ucraina è un atto imperialista e reazionario

• Il governo ucraino, pur aggredito, ha una politica reazionaria di sfruttamento privatizzazioni, nazionalismo, … del “proprio” proletariato

• La UE, la Nato e gli USA hanno una politica di guerra, avversa ma complementare a quella russa, altrettanto reazionaria

Tutti i contendenti stanno accelerando la tendenza verso la possibilità di un nuovo conflitto globale, a partire dal cuore dell’Europa
I proletari ucraini, russi, europei, l’intera umanità, non hanno alcun interesse a schierarsi con alcuno dei tre fronti di guerra

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Ti permetti di criticare la militarizzazione della e nella scuola?

Vieni denunciato per diffamazione a mezzo stampa. 
La preside di una scuola primaria messinese, dove nel 2020 vennero inviati due militari armati per impedire “assembramenti” dei bambini della scuola elementare, durante la pandemia di Covid ha denunciato Antonio Mazzeo, pacifista e antimilitarista, per un suo articolo.
Una denuncia che rientra nella scelta politica dominante, di centro sinistra e centro destra, di perseguire e criminalizzare chiunque si opponga alla crescente presenza del militarismo e dei militari nelle scuole di ogni ordine e grado, espressione di una politica istituzionale, impegnata direttamente nel conflitto in Ucraina, nonché sempre più bellicista e proiettata verso il riarmo, le spedizioni militari internazionali e la guerra.
Sotto  il comunicato di Antonio Mazzeo in cui è spiegata l’intera vicenda e che trovate anche su
 
Altre, scarne, notizie della vicenda
 
Qui, invece, potete ascoltare l’intervista rilasciataci da Antonio il 13.2.2022 sulla guerra in Ucraina e la partecipazione diretta dell’Italia (i droni da Sigonella)
 
 

Ho stigmatizzato il Sì all’Esercito in una scuola primaria “contro gli assembramenti anti-Covid”. E sarò processato…
 
Diffamazione a mezzo stampa. E’ il reato di cui dovrò rispondere martedì 13 dicembre alle ore 9 nell’udienza dibattimentale davanti al Tribunale di Messina. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal Pubblico ministero, dott.ssa Anna Maria Arena.

“Mazzeo Antonio è imputato del reato di cui all’art. 595 comma II e III del codice penale perché, in qualità di autore dell’articolo pubblicato il 21 ottobre 2020 su alcune testate giornalistiche, dal titolo A Messina Sindaco e Prefetto inviano l’esercito nelle scuole elementari e medie con il plauso dei Presidi, commentando la circostanza che, per evitare assembramenti, erano stati inviati militari dell’esercito a presidiare l’ingresso dell’istituto scolastico, offendeva la reputazione della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Paradiso, dottoressa Eleonora Corrado, affermando che quest’ultima “…oltre a essere evidentemente anni luce distante dai modelli pedagogici e formativi che dovrebbero fare da fondamento della Scuola della Costituzione repubblicana (il ripudio della guerra e l’uso illegittimo della forza; l’insostituibilità della figura dell’insegnante e l’educare e il non reprimere, ecc.), si mostra ciecamente obbediente all’ennesimo Patto per la Sicurezza Urbana, del tutto arbitrario ed autoritario e che certamente non può e né deve bypassare i compiti e le responsabilità del personale docente in quella che è la promozione e gestione delle relazioni con i minori”.

Rileggo a due anni di distanza quanto scritto e continuo a non comprendere come e perché una mia valutazione di ordine meramente politico e pedagogico possa aver “offeso la reputazione” della dirigente scolastica. Non conosco personalmente la dottoressa Corrado, ma non avrei mai immaginato di dovermi confrontare in sede giudiziaria sulle modalità con cui le istituzioni scolastiche avrebbero dovuto operare a tutela dei minori contro gli illegittimi e ingiustificabili provvedimenti di militarizzazione delle scuole in tempi di emergenza da Covid-19.

Profondamente amareggiato per un procedimento penale che ritengo del tutto ingiusto, credo sia doveroso ricordare quanto accadde a Messina in quella giornata dell’ottobre 2020: erano quelli i giorni in cui con enormi difficoltà e fatica, insegnanti, studenti e genitori tentavano di ricostruire la normalità nelle attività didattiche dopo la lunga e drammatica chiusura delle scuole di ogni ordine e grado con lo scoppio della pandemia da coronavirus.

Il 21 ottobre 2020 davanti all’ingresso della scuola primaria di Paradiso, i bambini e i loro genitori si trovarono di fronte due militari della Brigata Meccanizzata “Aosta”, in uniforme da combattimento, armi alle cintole e manganelli in mano. I due militari erano stati inviati a scuola (ancora oggi non si sa esattamente da chi) per impedire “pericolosi” assembramenti. La loro presenza generò scene di terrore e pianti tra le bambine e i bambini; i genitori protestarono vivamente; furono informati gli organi di stampa cittadini che prontamente rilanciarono con evidenza quanto accaduto nell’istituto comprensivo.

In poche ore si moltiplicarono le note di protesta di politici e consiglieri di maggioranza e opposizione, fu presentata un’interrogazione urgente al sindaco di Messina e il Garante dell’infanzia, il dottor Angelo Fabio Costantino, rivolse un accorato appello pubblico: A tutto c’è un limite, i militari armati dentro le scuole no! Mi riferiscono di bambini di scuola elementare spaventati… Ho promesso un intervento con la Prefettura. Siamo tutti preoccupati per l’aumento dei contagi ma non è terrorizzando i bambini, già provati da numerose rinunce, che riusciremo a contenerlo. Non perdiamo il buon senso: verrà il tempo in cui dovremo prenderci seriamente cura dei nostri fantasmi interni.

Il quasi unanime sconcerto per i presidi armati dell’Esercito in una scuola primaria convinse Prefettura e Comune di Messina a revocare d’urgenza il (presunto) ordine di invio e utilizzo dei militari a fini anti-assembramento. Così il giorno successivo, 22 ottobre, nella scuola di Paradiso si presentarono solo due vigili urbani, in moto e disarmati. Scriviamo quasi unanime sconcerto perché poche ore dopo il blitz della Brigata “Aosta” all’Istituto comprensivo, la dirigente Eleonora Corrado dichiarava alla stampa di condividere l’operato dei militari e la legittimità del provvedimento di “ordine pubblico”, fornendo altresì una versione dei fatti – de relato – del tutto diversa da quella denunciata da genitori, giornalisti, politici e garante dell’infanzia.

“Così come mi viene riferito dal mio collaboratore di plesso, due giovani militari dell’esercito, in divisa, corredata da tutto ciò che è previsto dalle norme in merito alla dotazione individuale per l’espletamento del servizio, si sono presentati e hanno dichiarato di essere stati inviati per effettuare controlli anti-assembramento previsti dalle misure comunali di prevenzione anti-covid”, ha specificato la dottoressa Corrado. “Non avevano armi spianate né manganelli. Il referente ha riferito che, dopo aver saputo dell’allarme dei genitori, ha fatto un breve sondaggio nelle classi. Nessun alunno ha dichiarato di avere paura e molti hanno detto di non aver neanche notato la presenza dei militari davanti alla scuola. Inoltre ho verificato presso la Prefettura che il controllo effettuato rientra tra i normali controlli stabiliti dal Comitato tecnico provinciale nel Patto di Sicurezza Urbana firmato il 14 ottobre 2020 dal Sindaco e dal Prefetto”. E’ stato proprio il contenuto inaccettabile di quella dichiarazione a spingermi a scrivere il comunicato poi inviato ad alcune testate giornalistiche.

Ritengo di aver fatto pienamente il mio dovere di insegnante-educatore e attivista impegnato nei temi della pace, del disarmo e della lotta contro i processi di riarmo e militarizzazione della società. La denuncia mia e di tanti atri cittadini di quel presunto Patto di Sicurezza Urbana ne ha segnato la più che meritata scomparsa in tempi rapidissimi. Oggi toccherà difendermi davanti ai giudici (con il mio legale, l’avvocato Fabio Repici), per un “reato” di opinione per cui il codice penale prevede la pena della reclusione da sei mesi a tre anni. Ma lo faremo convinti di avere esercitato il diritto-dovere di critica e libertà di espressione, senza livore e senza l’intenzione alcuna di offendere nessuno.

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PER CIELO, PER TERRA, PER MARE

Archivio Primo Moroni ─ Calusca City Lights ─ Csoa Cox 18

via Conchetta 18 – Milano (MM2 Romolo, bus 90/91 e 47, tram 3)

Giovedì 10 novembre 2022

ore 20.30

Il Centro Documentazione contro la guerra

organizza una discussione su:

PER CIELO, PER TERRA,

PER MARE

Politica guerrafondaia dell’Italia dall’Ucraina

all’Africa e ruolo del Mediterraneo nel contesto

globale del nuovo disordine mondiale

Con la partecipazione di Daniele Ratti

Sarà possibile seguire e partecipare all’incontro anche online, prenotatevi scrivendo a:

centrodocumentazionecontrolaguerra@inventati.org

podcast dell’incontro

https://archive.org/details/per-cielo-per-terra-per-mare-10-11-2022

Nella seconda relazione sono stati citati questi documenti ufficiali, che potete scaricare dai links indicati sotto:

Strategia  di sicurezza e difesa per il Mediterraneo 2022
https://www.difesa.it/Il_Ministro/Documents/Strategia%20Mediterraneo%202022.pdf

– Concetto strategico del Capo di Stato Maggiore della Difesa 2022
link alla pagina web
https://www.difesa.it/SMD_/CaSMD/concetto_strategico_casmd/Pagine/default.aspx
link al documento
https://www.difesa.it/SMD_/CaSMD/Concetto_strategico_del_Capo_di_SMD/Documents/CS_22/Concetto_Strategico_del_CaSMD_2022.pdf

– Documento programmatico della Difesa 2021-2023
https://www.difesa.it/Content/Documents/20210804%20DPP%202021-2023%20-ult.pdf

– Documento programmatico della Difesa 2022-2024
https://www.difesa.it/Il_Ministro/Documents/DPP_2022_2024.pdf

– NATO 2022: Strategic Concept
https://www.nato.int/nato_static_fl2014/assets/pdf/2022/6/pdf/290622-strategic-concept.pdf

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La guerra in Ucraina, la crisi economica, e il grande caos mondiale in arrivo

Il Centro di Documentazione ha dato l’adesione al convegno che si terrà a Roma domenica 16 ottobre

Nella crisi senza precedenti in cui si trova il sistema capitalistico, lo scoppio della guerra tra NATO e Russia in Ucraina segna un punto di non ritorno. Gli scenari di guerra aggravano una crisi strutturale e complessiva che più di tutto sta ricadendo sui proletari dei diversi paesi.

Nel convegno di Domenica 16 Ottobre proponiamo un’iniziativa che indica una visione e una linea d’azione internazionalista sulla guerra e sugli avvenimenti che ne hanno dato origine. Vogliamo contribuire a definire una posizione di classe autonoma dagli interessi del capitalismo nazionale e di entrambi i campi imperialisti in conflitto.

Il proposito del convegno è quello di contribuire alla partecipazione e al sostegno alle mobilitazioni future. Invitiamo a partecipare tutti coloro che riconoscono i limiti dell’attuale stato della discussione e intendono contribuire all’elaborazione puntuale di una prospettiva politica di classe in grado di offrire un’indicazione di lotta e favorire l’arricchimento di un riferimento teorico-politico.

 

Per raggiungere il Teatro Anfitrione

da Roma Termini Metropolitana MEB1Laurentina
(3 fermate) scendere a Circo Massimo
poi a piedi circa 11 minuti, 750 m arrivo al Teatro Anfitrione
Via di S. Saba, 24, 00153 Roma RM

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Uvalde, America. Tra polarizzazione e decomposizione

Venerdì 17 giugno 2022ore 18.00
Il gigante dai piedi di argilla tra guerre per procura all’esterno e disgregazione sociale al suo interno
Partendo dal massacro avvenuto nella scuola elementare di Uvalde discuteremo della situazione attuale e del suo divenire con Pietro Basso della redazione de “Il pungolo rosso”.

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Il nuovo disordine mondiale

Mercoledì 11 maggio 2022 ore 18.30

La guerra che c’è e quella che verrà

• Contro la guerra in Ucraina, nessuna “equidistanza”, nessun fronte da sostenere

• Contrastiamo il riarmo e le politiche di guerra di Russia, Ucraina, Nato, paesi UE, USA, che stanno creando le condizioni e i pretesti per un nuovo conflitto mondiale

• Contro la partecipazione dell’Italia alla guerra, fornendo armi all’Ucraina

Della situazione attuale e del suo divenire ne parliamo con Sandro Moiso della redazione di Carmilla on line e ricorderemo Valerio Evangelisti

podcast dell’incontro
materiale utile, su Carmilla on line trovate la lunga e preziosa serie di articoli che Sandro Moiso ha dedicato al “nuovo disordine mondiale”

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Gli spari a Est sono anche per noi

Sabato 26 marzo ore 15.30

Gli spari a Est sono anche per noi

Kazakistan, Russia e Ucraina

Guerre, rivolte, repressioni

 

Contro la guerra in Ucraina, nessuna “equidistanza”, nessun fronte da sostenere

Contrastiamo il riarmo e le politiche di guerra di Russia, Ucraina, Nato, paesi UE, USA, che stanno creando le condizioni e i pretesti per un nuovo conflitto mondiale Contro la partecipazione dell’Italia alla guerra, fornendo armi all’Ucraina

con Yurii Colombo, da pochi giorni rientrato da Mosca, corrispondente del sito internazionalista matrioska.info

podcats dell’incontro
https://archive.org/details/gli-spari-aest-sono-anche-per-noi-26-03-2022
materiale utile sull’Ucraina e sulla Russia, sull’opposizione alla guerra e la situazione in questi paesi, può essere trovato sul sito curato da Yurii Colombo matrioska.info  e sul suo canale Telegram: https://t.me/matrioskainfo e nel suo libro “Svoboda. Ucraina fra Nato e Russia dall’indipendenza ad oggi”, nuova edizione aggiornata, Roma, 2022.

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la guerra che verrà … – Ucraina: contro la guerra disfattismo!

Il nemico non è oltre la frontiera

Nessuna “equidistanza”, nessun fronte da sostenere

La nostra ultima news letter, del 24-3-2022, dedicata alla guerra in Ucraina, sommario:

нет войне – No alla guerra

Dalla Russia contro la guerra
(raccolta di documenti contro la guerra provenienti dalla Russia)

•Dichiarazione degli anarchici russi (Kras) contro la guerra •Dichiarazione del Movimento Socialista Russo
•Dichiarazione del Partito Operaio Rivoluzionario
•La posizione dei socialisti kirghizi sulla guerra in Ucraina
•Croce Nera anarchica di San Pietroburgo: dichiarazione contro la guerra
•8 marzo 2022: le femministe russe contro il militarismo e il putinismo •8 Marzo 2022: le socialiste kirghize in piazza contro la guerra e il patriarcato

potete scaricare il pdf qui:
la guerra che verrà – 24 marzo 2022

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Ucraina, intervista a Yurii Colombo

a questo link https://archive.org/details/ycl_20220324 potete ascoltare il podcast di un intervista a Yurii Colombo sulla guerra tra Russia e Ucraina, realizzata il 19.3.2022.

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